Amici, compagni d'armi, uomini accomunati da una cima scalata, da un inverno passato nello stesso tunnel di ghiaccio, dalla frase di una lettera, dal modo in cui si lascia questo mondo o fortunosamente ci si rimane aggrappati. Camanni lascia parlare questi ragazzi. Lascia che ci si affezioni a loro e se ne soffra la perdita. E raggiunge il suo scopo: toglie quel pugno di nomi dagli elenchi incisi sui marmi o sulla carta. Davide Longo, "L'Indice"
Dallo Stelvio alle porte di Trieste, dal Garda alle Dolomiti e all'Adamello, nell'immenso cimitero del Pasubio, nelle trincee dell'Ortigara e sugli altipiani del Carso resta la memoria del metallo e della carneficina. Della Guerra Bianca ci parla Enrico Camanni, senza moralismi o superomismi, attraverso le lettere e i diari dei protagonisti italiani e austroungarici, nemici per le bandiere ma fratelli nelle sofferenze. Carlo Grande, "Tuttolibri"
La guerra, i luoghi che sono stati teatro di sanguinose battaglie e le vicende umane attraverso la voce dei protagonisti. Un commovente ritratto di un mondo di inaspettata ricchezza e complessità. "Meridiani Montagne"
Anonimo -