La storia è raccontata in prima persona da un omicida condannato a morte che, pur sapendo di non essere creduto, vuole rivelare quanto gli è successo, per alleggerirsi la coscienza e spiegare cosa l'ha portato alla condanna.
Il narratore afferma di essere stato un uomo per bene e di aver avuto una grande passione per gli animali, condivisa anche da sua moglie, che non perdeva occasione di procurarsene molti: avevano uccelli, pesci rossi, un cane, conigli, una scimmietta e un gatto nero, di nome Plutone, che il proprietario amava particolarmente.
A causa dell'abuso di alcool, il carattere del padrone di casa cominciò a peggiorare iniziò a picchiare sua moglie e a maltrattare gli animali, mantenendo però un certo riguardo per il gatto.
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.
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