"In un mondo parallelo - quello disegnato dalle sinistre e dai tanti agenti arcobaleno - affermare che un figlio può nascere da un uomo e da una donna potrebbe rappresentare persino un reato. Del resto, le anime belle del progressismo ci ripetono da anni che "il gender non esiste" e che le sacrosante battaglie per la difesa della famiglia naturale e della complementarietà dei sessi sono atti di "bullismo omofobico" o "retaggi della società patriarcale". Al contrario, questo libro dimostra che è in atto un perverso meccanismo di sovversione del reale, atto ad imporre un paradigma molto pericoloso. Contro la menzogna culturale che vorrebbe cancellare tutte le differenze e livellare tutte le coscienze, abbiamo il dovere di non restare in disparte."
Anonimo -