Il grande labirinto

Questa è una storia che arriva dal mare, dentro un grosso recipiente di vetro verde, è una storia che custodisce meraviglie e chimere, orrori e fatiche. Il racconto narra di un Imperatore morto senza figli, della sfida che dovrà affrontare il suo successore al trono e del sogno di un bambino introverso. Ma il vero protagonista è il Grande Labirinto che "simboleggia la lotta che conduciamo quotidianamente per non smarrire la retta via, i suoi meandri rappresentano le tentazioni che cercano di sviarci da questa, e quella via tanto difficile da trovare la vera meta della nostra vita". Lui il "mostro dalle migliaia di braccia", la "demoniaca e tremenda creatura", il più "tortuoso, meraviglioso e terribile di tutti i labirinti", grandioso e perfetto è ben rappresentato qui da numerosi e dettagliati disegni.
L'autore ci dona un'opera avvincente in cui è necessario perdersi dentro congetture, sorprese e magie per tornare a sognare osservando le nuvole alte nel cielo.

Plinio Lanzavecchia è nato a Milano nel 1958. Ha ottenuto la laurea in fisica teorica nel 1980. Dopo una breve esperienza all'università, sfociata in diverse pubblicazioni, ha lavorato per qualche decennio in aziende multinazionali nel campo del controllo elettronico dei processi industriali, realizzando, fra l'altro, i sistemi di supervisione per numerose centrali termoelettriche italiane, il comando remoto degli impianti per alcune aziende municipalizzate e per grandi industrie italiane, ed il controllo della rete elettrica di media tensione dell'intera Grecia, con particolare riguardo per l'area interessata dalle Olimpiadi di Atene del 2004. Ama molto viaggiare, ed ha visitato, per lavoro e per turismo, quasi cinquanta paesi in tutti i continenti. Nonostante gli studi e l'attività lavorativa, prettamente scientifici e tecnici, ha sempre amato le arti, specie quelle figurative, la musica classica e la letteratura, e, da sempre, ha la passione per la scrittura

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