Clémence è unintenditrice darte che vive unesistenza agiata e monotona assieme al compagno Davide. Ciononostante, ci sono voragini profonde
dentro di lei. Per scacciare i demoni che la tormentano, fa lunghe passeggiate.
Un giorno, camminando, vede un ragazzo gettarsi da un viadotto. Distinto si butta nel fiume per salvarlo. Da questo incontro nasce un rapporto difficile, controverso. Jan è attraente e disperato, sembra solo al mondo; Clémence è divisa tra un sentimento materno e qualcosa di più indefinito
e profondo. Quel che Clémence non sa è che sulle mani di Jan, quelle mani così fini, così delicate, che le ricordano quelle di un dipinto, cè del sangue.
Jan porta con sé una storia segreta, una storia non detta.
Una storia che inizia anni prima della sua nascita, in Macedonia, col battesimo di una bambina non voluta, Magdalena. Un battesimo compiuto nel tentativo di proteggerla dal peccato dellabbandono. Ma quel peccato non si cancella con un semplice segno. E la bambina cresce, senza crescere davvero, cercando negli occhi di chiunque qualcosa che la porti lontano dallorlo del baratro.
Seppure proviamo in tutti i modi a distogliere lattenzione dallabisso che è dentro di noi, labisso è sempre lì. E in quelle profondità non conta altro:
è lì che le anime di Clémence, Jan e Magda sincontrano, è nellabisso che le loro storie sintrecciano.
Un romanzo di formazione dal ritmo serrato, che si dipana grazie a un magistrale uso dei dialoghi. Una storia di violenza, dabbandono, ma anche
e soprattutto una storia damore, lamore di chi, dallaltro, dal mondo, non distoglie lo sguardo.
Anonimo -