Che cosa ci spinge a seguire dal vivo, per radio, sul televideo, o addirittura per posta una squadra di calcio nelle sue non sempre fulgide prestazioni? Da cosa nasce l'ossessione che ci lega alla nostra squadra del cuore? Attaccamento, esaltazione, fanatismo, ma anche sofferenza, patema, tormento: sono solo alcune delle molteplici sfumature che la passione calcistica può assumere e, quando a metterle sulla pagina sono brillanti scrittori, il lettore riesce ad assaporare il gusto di ogni emozione imprevista e incontenibile che riserva il calcio. Ma non si tratta solo di calcio... C'è chi in un campionato di terza divisione investe la propria credibilità adolescenziale, oppure c'è chi nella gestione sconsiderata di un club calcistico vede la proiezione del decadimento civile. Il mio anno preferito si rivela una raccolta di storie in cui la passione per uno sport amatissimo si sposa con il talento della scrittura, riuscendo a restituire quel miracolo di ingenuità, irrazionalità e disperazione che è l'essenza dell'autentico tifo calcistico.
Anonimo -