Antonella Ferrero è una donna forte e fragile al tempo stesso. Ha ceduto al tempo ogni accenno di femminilità e dolcezza, in cambio di una forza costruita sul dolore. La sua vita è costellata da lutti immensi, che hanno quasi segnato delle tappe nel percorso di crescita e di maturazione che l'ha portata a essere una giovane donna già da bambina. La sua parabola esistenziale si snoda, pian piano, dall'autunno della sua infanzia, all'inverno dell'adolescenza, fino alla maggiore età che la conduce in giro per l'Italia, in cerca di autonomia economica e affettiva, in una primavera di partenze e nuovi inizi che l'hanno resa diversa. Nasce così l'idea di una Fondazione, che possa essere anche una réunion con i Ferrero nel mondo, accomunati solo da un cognome, dai più prestigiosi ambasciatori di dolcezza del mondo, conosciuti per la Nutella, ai più lontani amici, emigrati in Argentina e portati in provincia di Cuneo dai ricordi di nonni e bisnonni. Ora che Antonella ha uno scopo, finalmente raccoglie i frutti della sua estate, il suo tempo è maturo, e lo racconta in un libro, dove si intrecciano giorni e ricordi, dove il sentimento colora e scolora i personaggi, dove il romanzato si sostituisce al vissuto, lasciando al lettore il compito di capire cosa sia storia e cosa invenzione, aiutata in questo da una giornalista. Con questo spirito nasce questo romanzo, che raccoglie attimi, emozioni, nascite e morti, e diventa un inno alla forza delle donne, una voce alle loro battaglie, che non conoscono barriere, e che trovano sempre, anche alla fine di un lungo inverno, il modo di raccogliere il frutto di questa sofferenza e trasformarlo in speranza.
Anonimo -