"Una indimenticabile concentrazione di linguaggi e storie", scrive Donato Di Stasi a proposito di questo romanzo assai atipico. Il Novellone inizia con una boccacciana immersione nel mondo della fantasia, quando un mattino un gatto tigrato di un grigio sbiadito non passa piĆ¹ dietro alle solite inferriate e una figura l'attende spersa, abbandonata dall'amore. Un racconto epico, contundente, alla chanson de geste, con un umorismo e anacronismi continui, inseriti come cavalli di Troia. Si passa da papiri antichi a chiavette USB, sfilano nel teatro di carta rimatori di corte e rapper, nocchieri, studenti fuoricorso e gatti mammoni con qualcosa da dire.
Anonimo -