"Le cose risapute dal Mangilli misero l'inferno nell'animo del professore; e se da un lato comprendeva di dovergli riconoscenza per quella prova di amicizia, dall'altro quasi dolevasi ch'egli non gli avesse risparmiato una pena così crudele.
Da principio, colla testa ancora in fuoco, ad una sola cosa egli pensò: scoprire i tristi che avevano messo in giro le calunniose voci, affrontarli risolutamente e costringerli a farne immediata ammenda..."
Alberto Boccardi (1850 1921) fu una delle figure di spicco della cultura triestina tra fine Ottocento e inizio Novecento, all'epoca celebre tanto quanto Svevo.
Anonimo -