Eliana Vitale, pittrice, e Giulio Giovale Parisi, psicoterapeuta, sono sposati da sette anni e non riescono a diventare genitori. Giulio non accetta di essere sterile e mente per farsi lasciare, o meglio, per cercare di rendere sua moglie una donna libera. Le conseguenze che derivano da questa sua scelta segnano l'ineluttabile sgretolamento della loro unione prima, e della loro vita subito dopo. Ciò che però continua a tenerli legati è la loro condizione di dipendenza affettiva. Il sé di entrambi presta spazio e voce a ciascuna loro parte. Solo la rabbia sembra sia favorevole al taglio del cordone, ma senza mai permetterglielo davvero. L'incidente stradale che trascina Giulio in ospedale è l'espediente per ripercorrere la propria esistenza. Anche Eliana sarà costretta a smettere di fingere che vada tutto bene o, peggio, che niente possa poi cambiare sul serio. Un suicidio porrà solo apparentemente fine alla vita di chi ha deciso di stravolgere quella della persona amata.
Anonimo -