Racconti di vita rurale nella bassa pianura bresciana, vita e sogni di una bimba in un mondo che non esiste piĆ¹. Miti, magia, sacrifici, innocenza della cultura contadina. Come una macchina da presa l'autrice usa la scrittura. Ci fa rivivere in diretta la vita di quegli anni, emoziona strabiliando e commuovendo il lettore. Un gusto di buono, di pulito, di sorpresa e innocenza che accompagna il lettore dalla prima all'ultima parola "Avevamo poco ma eravamo felici".
Anonimo -