Mariti e mogli prigionieri in matrimoni dove l'amore è assottigliato e sciupato, ma non esausto, abitati da ricordi gioiosi e da strane solitudini, vittime di ossessioni sottili, in fuga - solo immaginaria - dalle regole di una riservatezza che scivola in sofferenza. In sei racconti implacabili, che parlano di disamore, di gesti marmorizzati nell'abitudine, di desiderio struggente di felicità, Maeve Brennan sorprende, raggela e incanta.
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