Il protagonista, Josef K., è uno stimato uomo d'affari che lavora in banca. All'improvviso, viene arrestato senza sapere l'imputazione. K. scopre così di essere oggetto di un oscuro processo, pensa ad un errore e decide di risolvere lo spiacevole malinteso. Cercando di combattere la macchina processuale, cervellotica e irrazionale, con la logica e pragmatismo K. si trova contro un muro di gomma che rifiuta la logica e pretende di dettare i tempi e la metodologia dello svolgimento del processo. K. non riesce a scoprire il proprio capo di imputazione, ma si trova costretto ad assumere uno stimato avvocato che lo difenda, il quale procede con delle azioni e dei passi che K. non è in grado di comprendere in pieno. L'avvocato lo rassicura sull'impegno profuso per il suo caso e sulla dedizione che riserva alla sua causa, ma K. si trova a vivere nella dimora dell'avvocato delle vicende surreali e decide di licenziarlo. Questa sua rinuncia alla difesa lo conduce alla sua condanna. Infatti Josef K. viene prelevato e portato in una cava, dove viene ucciso con una coltellata per ordine del tribunale. K., prima di morire, pensando alla sua squallida morte, esclama: "Come un cane!".
Anonimo -