Non calarsi nell'oscurità delle cose è ipocrisia, e questo la verità, oggetto di una vita filosofica onesta, non può permetterselo. E nell'accettare tutto e prenderlo incondizionatamente che impariamo a vedere il mondo per quello che è, ciò che fa dire a Goethe: "è per lo stupore ch'io esisto". E proprio qui che la filosofia diventa atto di vita quotidiana. Le cose sono così il loro puzzle e ci aprono alla dimensione mistica e complessa dell'esistenza.
Anonimo -