La maggior parte del romanzo si svolge ai giardini del Lussemburgo dove l’autore, convalescente per un’operazione alla gamba, passa due mesi muovendosi con le stampelle lungo i viali popolati da statue, fermandosi al celebre teatro delle marionette, osservando i passanti fra i quali intravede personaggi letterari come Jean Valjean con Cosette. Il ragazzo greco è l’autore stesso, giunto da studente a Parigi per sfuggire ai colonnelli e diventato uno scrittore insignito dei più importanti premi letterari francesi, sebbene solo ora tradotto in italiano. Questo libro dalla lingua semplice ma rigogliosa d’immagini e invenzioni è difficile da catalogare: un po’ memoir, un po’ romanzo, un po’ anche saggio, per quello che ad esempio racconta della storia delle marionette, mette in scena uno spettacolo in cui interagiscono figure tratte dalla vita vera e dalla letteratura: tra le donne che ha amato s’insinua la perfida Milady di Dumas, tra la custode dei bagni pubblici e Carla Bruni fa capolino il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie. Volendo riassumerlo, si può vederlo come una lunga passeggiata attraverso il tempo nei giardini del Lussemburgo, ricca di incontri imprevedibili e preziosi: una metafora della vita. Daniela Pizzagalli
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