Ambientato nel primo quindicennio del Settecento, il nuovo romanzo di Camilleri si ispira a un episodio della storia siciliana. Erano gli anni in cui la Sicilia era con i Savoia, si succedevano rivolte e rivoluzioni. Per sei giorni Girgenti divent? un regno indipendente con un contadino che si autoproclam? re. Si chiamava Michele Zosimo, nei giorni della insurrezione pare bevesse vino mescolato a polvere da sparo. Re per soli sei giorni, una volta sedata la rivolta, venne ammazzato. Come gli altri romanzi storici di Camilleri (basti pensare a "Il birraio di Preston" o alla "Concessione del telefono") anche questo ha una struttura del tutto particolare. Questa volta si tratta di una sorta di biografia: il concepimento, la vita, la morte, le tre parti di cui si compone il libro. Un ritorno al romanzo storico, il genere forse pi? congeniale a Camilleri, al quale lo scrittore lavora da anni e che i suoi lettori attendono con ansia e curiosit?, la stessa che ormai da tempo contraddistingue l'uscita di ogni suo libro.
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Per tutta la sua vita, nonostante il suo grande attaccamento con la Sicilia, vivrà a Roma, dove muore il 17 luglio 2019.
Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento senza conseguire la maturità poiché nel maggio del 1943 con lo sbarco in Sicilia delle forze alleate fu deciso di non svolgere gli esami e che sarebbe valso il solo scrutinio.
Il periodo della guerra è ricordato da Camilleri attraverso aneddoti che &
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