Questo libro d'artista "affronta" un argomento scottante che sembra non debba ormai più riguardarci "Il Nucleare" o meglio il proliferare del Cancro. Ci avvelenano ogni giorno lentamente e silenziosamente, inventando sempre qualcosa di letale che con insistenza e piacere ci propinano con inusitata astuzia, ingegno e immensi silenzi. Il Nucleare è dimenticato da tutti, è un tema del quale si torna a parlarne solo quando accade una catastrofe, me che poi svanisce poco dopo sviato da notizie false, inutili, superficiali che l'establishment invia per distrarci dal problema. Aldous Leonard Huxley diceva: "Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici."
Anonimo -