Rimasto ai margini del dibattito filosofico novecentesco, Louis Weber appare oggi come un pensatore di inusitata radicalità. La sua prospettiva, divisa significativamente tra un versante metafisico il positivismo assoluto del suo libro del 1903 e uno tecnico-antropologico, indagato alla luce di unipotesi schiettamente antipositivista, offre una serie di strumenti utili a comprendere anche il nostro tempo e la sua tendenza a trasferire parte delle prerogative cognitive umane ai dispositivi digitali. La sua filosofia della riflessione, dellidea e del giudizio da un lato e la sua indagine sul ritmo del progresso dallaltro rappresentano un brillante tentativo di ricucire la scissione tra teoria e prassi che da sempre costituisce uno dei principali problemi affrontati dalla filosofia occidentale, se non il principale. Attraverso una selezione dei suoi saggi migliori, il lettore potrà così riscoprire un pensiero che allidealismo logico associa il pragmatismo radicale e allattenzione per il divenire incessante delle idee scientifiche fa corrispondere una concezione della filosofia come impresa dialettica transgenerazionale, progressiva e sostanzialmente infinita. La presente antologia rappresenta unanteprima assoluta in Italia.
Anonimo -