Costretto al riposo dalla malattia, in un tempo circoscritto ma dilatato da evocazioni e flussi di coscienza, un vecchio mauriziano di origini indiane si perde nelle oscillazioni della propria memoria, tra ricordi lontani, rovelli e deliranti allucinazioni. A poco a poco ripercorre la propria vita e quella delle donne di famiglia: la figlia succube, una nipote omosessuale e la defunta moglie. Tutto ruota attorno a un segreto, il più sconcertante ma non il solo. Nel tentativo di mantenere il riserbo e di continuare a condurre una vita specchiata da medico onnipotente, il protagonista si è incattivito. I suoi ultimi giorni sono perciò il vortice in cui confluiscono il presente della malattia e tutto un passato di soprusi e angherie. La narrazione prende ispirazione da un fatto ancestrale, vago e da sempre taciuto in famiglia, nell'interpretazione che ne dà un vecchio patriarca misogino, misantropo, manipolatore e violento, ormai al cospetto della morte e di un bilancio finale.
Anonimo -