Dopo "Giganti dell'Asia", in questo nuovo volume il procedere di Cina ed India a protagonisti della contesa globale è scandagliato nei suoi molteplici aspetti. Ne emerge il quadro vivo di lotte politiche che si manifestano in vecchie e nuove forme, appoggiandosi alle concezioni della tradizione o a nuovi filoni ideologici. Vi stridono le insanabili contraddizioni dello sviluppo capitalistico e dell'ascesa imperialista, dai nuovi arricchimenti alle sacche di miseria che si allargano nelle nuove megalopoli come persistono nella periferia più profonda. La crescente fame di sfere d'influenza si manifesta apertamente negli accenti di nuovi nazionalismi e nella documentata consistenza di un riarmo accelerato. L'ascesa a "manifatture mondiali" si accompagna alle lotte e agli scioperi di un oceano di proletari in movimento. Manca oggi, inevitabilmente, la saldatura di quelle lotte operaie a una concezione rivoluzionaria che, anche in Cina e in India, affonda in un lontano passato, annegato nel nazionalismo staliniano e nelle derive socialdemocratiche o populiste. E un altro dei capitoli di un internazionalismo all'altezza dei tempi.
Anonimo -