Mai come nel "Sentiero nel bosco" Stifter ha suffragato l'intuizione di Thomas Mann, che lo definisce "segretamente audace". Di fatto, questa storia d'amore fra un ipocondriaco, raffigurato con fulminante ironia, e una "fanciulla del bosco" che gli appare offrendo fragole selvatiche (e potrebbe egualmente trattarsi di una driade o di altro essere mitologico), proprio con la sua delicata implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici, riesce a creare una tensione erotica altissima e a nessun'altra somigliante, così come l'opera intera di Stifter si staglia solitaria, simile a un mite macigno, al centro della grande narrativa ottocentesca.
Anonimo -