N.P. 62620 racconta di un uomo dalle "mani affusolate, ossute, ma inspiegabilmente morbidissime" che vive a Francoforte, in una strada "della quale sono in pochi a ricordare il nome". Sogna passioni non condivise: crede di amare una donna, ma la confonde con un'altra; pensa di avere un ruolo pubblico importante, ma è considerato un folle. Il signor Tasca, incerto sul suo futuro, offre al lettore della sua immaginaria autobiografia la possibilità di scegliere fra due finali. Le sue passioni immaginarie lo portano a incontrare un terrorista poco comune, che "parlava in un tedesco molto strano". In una missione immaginaria, decide di scrivere la sua autobiografia e incontra, su una terrazza a Parigi, un bidello del suo vecchio liceo classico; poi, levandosi in volo, si trova nel parco di Versailles con una prozia che confonde Maria Antonietta con la regina Elena. Il signor Tasca intreccia il reale con l'immaginario, riflettendo su Dio, l'amicizia, l'amore, la propria firma e l'ambiguità del nulla, tra innumerevoli altri argomenti che affiorano improvvisamente alla coscienza.
Anonimo -