"Cunial ha smesso di giocare. I primi due libri in versi, 'Pillole di carne cruda' e 'Carie di città', sono stati piccoli lampi. Preziosi, per carità, illuminanti, se vogliamo, ma 'Il sosia zero' è tempesta. Questa opera si discosta fortemente dalle precedenti e vuole imbarcarsi in un progetto ambizioso che è quello del poema multidimensionale. Un poema capace di scarnificare l'humanitas terenziana per mettere al primo posto l'io come alfa e omega del tutto".
Anonimo -