Linconscio non conosce il tempo e la storia, ma la sua forma e il suo ruolo nella vita delle persone e nella società dipendono dalla psicosfera, che in ogni epoca ha una sua distinta specificità. Allinizio del Novecento, Freud individuò nellinconscio lintima terra straniera, il lato oscuro della struttura ben ordinata di progresso e razionalità. Negli anni 70 Deleuze e Guattari allargarono lorizzonte e descrissero linconscio come un laboratorio, una forza desiderante che produce incessantemente immaginazione. Oggi siamo entrati in una terza era, la terra straniera non è più intima, ma orribilmente pubblica: linconscio, nota Bifo, è stato esternalizzato e trascinato dal turbine rizomatico dellesperienza della rete digitale, fino al punto dellesplosione psicotica. Parallelamente, lirruzione del virus nel panorama globale e lesaurimento delle risorse psichiche e fisiche dovuto allinvecchiamento impongono allinconscio individuale e collettivo di fare i conti con la prospettiva radicale dellestinzione umana. In questa impetuosa e generosa esplorazione delle contraddizioni del presente Franco Bifo Berardi indaga la terza fase della psicosfera e individua le sfide che con urgenza estrema si pongono alle nostre possibilità di azione e alla nostra immaginazione.
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