Questo romanzo, pubblicato dopo l'Esclusa e prima del Fu Mattia Pascal, è rimasto vittima del successo di due indiscussi capolavori nella storia della letteratura italiana. Ed è un peccato perché Pirandello prende di mira il mito dei beni materiali così magistralmente descritti da Giovanni Verga e si concentra sull'imprevedibilità degli eventi che scrivono il futuro degli esseri umani. La storia prende tradizionalmente le mosse dal matrimonio della figlia di don Marcantonio Ravì con un anziano e ricco possidente, il quale lascerà alla ragazza i suoi beni. Il più classico matrimonio di convenienza viene stravolto dalla ritrovata e inaspettata salute dell'uomo, che invece di morire velocemente non ne vuole sapere di lasciare la propria eredità alla donna. Con molte similitudini alle trame di Gianni Rodari, soprattutto `C'era due volte il barone Lamberto', è una storia che sconvolge le consuetudini narrative del lettore e apre spunti di riflessioni inaspettati. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
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