«C.S.: Lei non ha parlato quasi per nulla del Valzer degli addii. «M.K.: Eppure è il romanzo che in un certo senso mi è più caro. Come Amori ridicoli, lho scritto con più divertimento, con più piacere degli altri. In un altro stato danimo. Anche molto più in fretta. «C.S.: Ha solo cinque parti. «M.K.: Si fonda su un archetipo formale del tutto diverso da quello degli altri miei romanzi. È assolutamente omogeneo, senza digressioni, composto di una sola materia, raccontato con lo stesso tempo, è molto teatrale, stilizzato, basato sulla forma del vaudeville. In Amori ridicoli, si può leggere il racconto Il simposio, il cui titolo è unallusione parodistica al Simposio di Platone. Lunghe discussioni sullamore. Ebbene, questo Simposio è composto in tutto e per tutto come Il valzer degli addii: vaudeville in cinque atti» Milan Kundera, «Larte del romanzo»
Anonimo -