Un racconto fantastico che parte dal nulla e dall'assenza di unità della protagonista, alla ricerca del proprio passato e del proprio presente. Storia senza storia, nella sola certezza di quell'unica crepa che divide in due la sua vita e il suo tentativo di capire. Un breve viaggio nei meandri dei segreti della memoria che a volte cancella ciò che deve per permetterci di andare oltre, ma che al momento opportuno ci regala lo svelamento del perché di un dettaglio, che pare essere poi la salvezza. Dall'imperfezione alla perfezione: da una crepa nasce la bellezza dell'essere in profondo ciò che siamo destinati ad essere, e una volta accettato e accolto quello spiraglio di luce, emerge dal proprio vaso ciò che c'è dentro e che ci salva dall'omologazione e dall'appiattimento. Per Isabel, la ragazza che non aveva un nome, passato, presente e futuro si uniscono per creare una nuova unità, rotta all'origine come un uovo che si schiude, ma nata di nuovo dalle proprie ceneri a vita nuova.
Anonimo -