Era là, seduto sotto un gazebo bianco, di fronte un tavolino con sopra, ben riposti, alcuni volumi da lui scritti. Vendeva sogni, seduto al tavolino bianco, immerso nei suoi pensieri, con i suoi sogni e i suoi ricordi. La gente passava, osservava distrattamente i libri e andava oltre. Ma a lui, il venditore di sogni, non importava, continuava a sognare ricordando capitolo per capitolo quello che aveva scritto.
Anonimo -