Questa è la storia di Zora e Dusan, madre e figlio di nazionalità serba. Lui è un musicista di violino, lei è una sorta di veggente, ma nel suo paese natio, era vista più come una maga, o peggio, una strega. Le maldicenze locali, dicevano che avesse avvelenato suo marito, inoltre si vociferava che avesse avuto in seguito anche dei rapporti col figlio in età minorile, ma per una volta quelle voci erano vere. Perciò decise con Dusan, allora quindicenne, di vendere la casa e andare via. Nel loro lungo girovagare, quindici anni dopo, arrivano in Italia, a Castelfreddo, un bel borgo del Trentino e meta turistica. Il figlio è un bravo violinista di strada. In quel paesino però, sono trattati come dei reietti, per cui hanno una vita difficile. La prima svolta però comincia con l'aver conosciuto Giovanni, un boscaiolo che affitta loro una vecchia casetta nel bosco. Poi Dusan incontra Benedetta, figlia di Mario, un ristoratore che lo disprezza, ma ben presto loro due s'innamorano. Ma la svolta che li coinvolgerà, sarà proprio dopo che Viktor, un oligarca russo che, passando di lì, sente suonare il giovane violinista e gli fa una proposta sconvolgente quanto allettante, tanto che lui sente poi di dover chiedere consiglio a sua madre Zora, la quale gli dice di averlo già visto in un onirico sogno, ma senza vederne l'esito, quanto il proprio che stava già vivendo con Giovanni.
Anonimo -