La nostra protagonista nasce circa tre lustri dopo la Seconda guerra mondiale, in un contesto calabrese rurale pervaso di tradizioni che nella realtà di un mondo in veloce evoluzione sembra rendere le persone quasi figure anacronistiche. Con giovani genitori analfabeti vive il suo percorso scolastico frequentando scuole rurali, con maestri talvolta cattivi ed inadeguati, fino ai dodici anni di età, defraudata dell'opportunità di coltivare la sua intelligenza naturale. Vive una adolescenza lavorando i campi, in un casolare senza acqua corrente ed elettricità, con odio per un padre violento e rancore per la madre remissiva. E mentre in ogni altra realtà territoriale le ragazze della sua età vivevano i primi filarini, a quindici anni nel mondo di Caterina una ragazza poteva essere considerata in età da marito, e la mamma e le sue comari erano sempre in moto per trovarle un fidanzato, e perfino dal lontano Canada paesani da decenni emigrati erano tornati in paese con il figlio per questa ragazza della loro terra che sarebbe stata la sposa ideale per ricreare lontano un angolo di Calabria. Dopo anni di tormenti riesce, quasi diciottenne, a realizzare il suo sogno di libertà, andare via, e, con capacità e soddisfazione entra in un nuovo mondo. Vive la sua libertà con il pensiero fisso della madre che la voleva maritata, fino a scambiare per amore una bella amicizia, che naturalmente poi finisce, ma lei con intelligenza vive l'evento con un "viaggio di fine nozze".
Anonimo -