Prendete un mito del XX secolo come John Lennon, ancora oggi oggetto di venerazione da parte di milioni di persone in tutto il mondo; prendete gli anni misconosciuti del suo volontario allontanamento dalla scena artistica, quando a trentacinque anni decide di interrompere la sua carriera per occuparsi del figlio Sean e della moglie Yoko Ono; supponete che nel corso di quel periodo si rivolga a uno psicanalista per ripercorrere nel corso di alcune sedute la propria folle esistenza, in una sorta di lunga e dettagliata "confessione" a ruota libera, senza freni, senza autocensure. Supponete infine che tali confidenze acquistino una brillante e sciolta forma scritta, e avrete dinnanzi il romanzo biografico di David Foenkinos. Un'originale ricostruzione della vita di John Lennon, che l'autore immagina raccontata a ritroso dallo stesso musicista nello scorcio finale della sua avventura umana e artistica, tragicamente interrotta da uno squilibrato l'8 dicembre 1980.
La nostra recensione
Aveva soltanto sei anni David Foenkinos, quando fu ucciso John Lennon, eppure la notizia lo colpì profondamente e diede il via al suo interesse per i Beatles culminando, trent’anni dopo, in questo emozionante romanzo biografico che dà voce allo stesso Lennon nel rievocare la straordinaria parabola della leggendaria band, scavando nel contempo nella complessa personalità del suo leader. I diciotto capitoli del libro rappresentano altrettante sedute di Lennon con uno psicanalista newyorkese, che rimane sempre silenzioso, avvenute saltuariamente dal 1975 al 1980, subito prima della sua morte. All’inizio del romanzo Lennon è appena diventato padre di Sean e vuole dedicarsi totalmente a lui, per riscattare il proprio difficile rapporto con la paternità, dopo essere stato abbandonato dai genitori e dopo aver a sua volta trascurato il primo figlio Julian. Al racconto della sua infanzia dolorosa segue quello della scoperta della musica, dell’amicizia con Paul Mc Cartney prima e poi con George Harrison, della nascita della prima band. Lo sfogo concitato del cantante raggiunge l’acme nel racconto della fama improvvisa e in un certo senso devastante, coincisa con l’abuso di alcool, sesso e droghe, mettendo in luce il ruolo determinante di Yoko Ono nel fargli prendere le distanze da quella spirale di follia. Nell’ultima seduta, Lennon mostra di sentirsi finalmente pronto per una nuova e più matura fase artistica, mentre il lettore sa dell’omicidio imminente. Daniela Pizzagalli
Anonimo -