Le migrazioni, per quanto sgradite a buona parte dellopulento Occidente, sono un fenomeno che niente potrà arrestare poiché è sempre preferibile rischiare la vita su un barcone che restare sotto lincombere delle bombe e dei cecchini o morire di fame e di stenti. Cè però un versante specifico delle migrazioni, quello femminile, meno studiato a causa dello status inferiore di molte donne del Sud del mondo e della clandestinità a cui sono assoggettate le immigrate che non hanno potuto effettuare un ricongiungimento familiare. Se anche quando raggiungono il coniuge spesso restano relegate e invisibili, quando entrano illegalmente restano vincolate a lavori di cura come badanti o colf e molto spesso sono costrette a prostituirsi per ripagare debiti che rischiano di non essere mai estinti. Nonostante le difficoltà di accesso a una vita normale, molte immigrate mostrano di possedere la capacità di dare un contributo inestimabile al mondo uscendo dalle gabbie psicologiche e oggettive che le imprigionano: noi possiamo aiutarle.
Anonimo -