Una vita per un Sudtirolo condiviso. In questo libro i curatori hanno raccolto brevi ricordi, testimonianze, testi più lunghi e approfonditi, ricostruzioni del percorso umano e professionale di Aldo Mazza, veri e propri saggi sul lavoro svolto in questi anni dal team di alphabeta e dall'omonima casa editrice in fatto di didattica e non solo. E infine testi di autori che non hanno alcun riferimento ad Aldo, se non il fatto di essere stati scritti per l'occasione. Se possiamo permetterci di parlare a nome di tutti gli amici che hanno risposto al nostro invito e che ringraziamo di cuore, intendiamo questi contributi come un omaggio ad uno spirito libero, aperto, intraprendente. Di persone così non ne incontri tante nella vita e quando le incontri ti rimangono impresse. I tanti che hanno affiancato Aldo anche solo per un breve tratto di questi tre quarti di secolo hanno ricordi assai vivi; siamo sicuri che saranno curiosi di leggere cosa altri raccontano di lui e del suo lavoro, riconoscendolo o magari scoprendo aspetti nuovi. Chi non lo conosce troverà il racconto poliedrico di una persona che molto ha dato, molto ha mobilitato, molto ha mosso nella terra in cui ha scelto di vivere e nel campo in cui ha scelto di impegnarsi, che è quello dell'insegnamento delle lingue e più in generale del contatto tra culture. C'è poi l'ambizione di fissare almeno in parte ciò che Aldo ha fatto in oltre mezzo secolo di lavoro, dal momento che lui stesso non si è mai curato di farlo, indaffarato come è con i prossimi progetti. Lezioni, seminari, corsi, aggiornamenti, formazioni, pubblicazioni, riviste, convegni, conferenze, saggi, interventi, articoli, interviste... che almeno ne rimanga traccia, visto che raccogliere tutto richiederebbe molti chili di carta. Questo libro è fatto di tanti spunti, a monte o a valle dei quali ci stanno altri libri e altre esperienze. La divisione volutamente erudita in Persona, Opus, Vox Populi e Dedicatio ne facilita la lettura che non deve necessariamente rispettare l'ordine delle pagine.
Anonimo -