Orfana e forse anche già prostituta, la giovane Abe Sada viene assunta come servetta tuttofare in un alberghetto di cui sono gestori Kichi-San e sua moglie. In breve tempo Kichi-San, detto Kichi cede agli amori ancillari e Sada, capovolgendo il rapporto sociale, trascina la danza in un abisso erotico sempre più profondo e deterministico. Abituati ad amarsi al cospetto di geishe o di altri occasionali "guardoni", i due amanti-adulteri finiscono per nascondersi in una casa compiacente, dalla quale Sada esce a volte per offrirsi a un magistrato e ricavare il denaro per tirare avanti. L'assuefazione al piacere dei sensi induce consensualmente i due alla ricerca di accorgimenti innaturali per accentuare la voluttà . Fatale diviene la scoperta del sadomasochismo e, in particolare, la constatazione delle reazioni fisiologiche dell'uomo con il cappio al collo. Sada chiede sempre di più e Kichi la pungola sino al momento in cui, avendo la donna stretto il cappio forte e a lungo, l'uomo muore. Sada lo mutila e giace accanto a lui.
Anonimo -