Caratteristica comune dei capitoli che compongono il presente volume è di essere rigorosi tentativi d'avvicinamento a Gesù Cristo, alla ricerca della sua figura autentica, in nulla attenuata, quella offertaci dai Vangeli e confessata dalla viva tradizione di fede della Chiesa. Attualmente dobbiamo registrare, anche in seno alla cristianità, un'inquietante caduta di significato della cristologia. Il fenomeno è iniziato quando - dopo che sotto la patina aurea del dogma era stato riscoperto l''uomo' Gesù - si volle tornare alla semplicità dei Vangeli. Ma ci si accorse quasi subito che la figura del Nazareno non si lascia ridurre ad un compiacente personaggio umanitario. L'immagine di un Gesù che nulla esige, che mai biasima, che tutto e tutti accoglie, che in ogni cosa ci approva... è soltanto un fantasma, un sogno, non una figura vera. Il Gesù dei Vangeli non è certamente comodo per noi, ma proprio per questo può rispondere alle attese più profonde della nostra esistenza, la quale - lo si voglia riconoscere o no - è orientata verso Dio, verso una pienezza senza limiti, verso l'infinito. È in direzione di questo Gesù 'vero' che dobbiamo 'rimetterci in cammino'.
Anonimo -