«In "In versus veritas", Giovanni Occhipinti prosegue e approfondisce con nuova maturità i temi già affrontati nel suo esordio "Solitudinario": la poesia come analisi, riscatto e redenzione (come recita il titolo, è nella poesia che si nasconde una verità altrimenti sconosciuta all'uomo), così come una speranza mai sopita che lotta per affiorare. La seconda parte della silloge, "Identiche iniziali", contiene ventitré poesie-tautogrammi che sorprendono il lettore per abilità e contenuti» (Elisa Kirsch)
Anonimo -