Incarnare, Impietrire indaga il rapporto tra l'uomo e la pietra nella sua essenza, anche simbolica, di oggetto inanimato per eccellenza: quanto di più assente e refrattario l'uomo incontra nel suo essere al mondo. L'autore, con un testo vitale e vibrante, rigoroso, ricco di chiose e aforismi, percorre - invadendoli - i terreni di estetica, filosofia, geologia, antropologia e fenomenologia dell'arte, ragionando sul dialogo tra l'uomo e la pietra, che genera simboli e archetipi, ancestrali e religiosi. La pietra è stata per lungo tempo il materiale fondamentale dell'architettura e della scultura, capace per suo conto di generare potenze simboliche ed estetiche, culturali in senso lato. Pietre, sassi e ciottoli sono letti alla luce del rapporto tra animato (incarnato) e inanimato, fino alla sua essenza più profonda ed estrema di impietrito, nel senso assoluto di senza vita.
Anonimo -