La prima prova letteraria di Lev Tolstoj è una quadrilogia, "Le quattro età dello sviluppo", della quale ci sono rimasti solo i primi tre romanzi: Infanzia, Adolescenza e Giovinezza. Pubblicata tra il 1852, quando l'autore aveva ventiquattro anni, e il 1854 e ispirata ai temi di Jean-Jacques Rousseau, autore che Tolstoj idolatrava sin da ragazzo, la raccolta introduce già le caratteristiche principali della sua produzione. I tre libri costituiscono la storia psicologica della crescita fino alla maturazione come uomo di Nikolen'ka Irten'ev, costruita con una spregiudicata manipolazione tra autobiografia e finzione letteraria, coerente con la concezione dell'uomo di Tolstoj: "Gli uomini" scriverà "sono come i fiumi; l'acqua è in tutti una sola e dappertutto è la stessa, ma ciascun fiume può essere ora stretto e rapido, ora largo e tranquillo, ora puro e freddo, ora torbido e tiepido". Leggere i romanzi giovanili è fondamentale per comprendere appieno la poetica di Tolstoj, perché il rapporto fra questi e le opere maggiori è privo di fratture, e radicato in un'esemplarità della narrazione che fa dell'autore uno dei più grandi romanzieri dell'Ottocento.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo
Anonimo -