Strutture imponenti, alte come palazzine moderne di tre-quattro piani, i nuraghi affascinano i curiosi, i turisti, i visitatori. Oltre alla loro reale funzione, rimane il mistero su come fossero stati costruiti, quali tecnologie impiegate per spostare gli enormi macigni che li compongono, dove furono estratti e soprattutto con quale perizia vennero collocati in combinazioni e in posizioni che destano meraviglia.
La logistica della costruzione dei nuraghi è sbalorditiva se si pensa che gli antichi Sardi non avevano strumenti di ferro né grandi macchinari. Nondimeno, lorganizzazione fondamentale per portare avanti così grandi opere edilizie rivela precise conoscenze nellapprovvigionamento del materiale edile, nellorganizzazione del cantiere, nella tecnica costruttiva. Venivano adottate attrezzature e tecniche elementari, ma sufficienti per il trasporto e lallestimento dei grandi blocchi, richiedendo calcoli abbastanza rudimentali, sobrietà di materiali e mezzi, semplicità di movimentazione e posa in opera. Tecnologie e capacità adeguate alla grande produzione dei monumenti sardi durante lEtà del Bronzo secondo compagini estremamente solide e accurate, da concedere ancora oggi la loro fruizione a distanza di oltre tremila anni.
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