Allora ce la vuole raccontare lei di che si tratta quest'opera? È un libro di filosofia?.. di poesie e amore?... della grammatica inglese mirabilmente spiegata soprattutto in Italiano, nonché la pronuncia stessa?... Eh no, eh no, eh no! Si tratta di un sogno. Sì, un sogno leggiardro di mezz'estate ove all'improvviso apparve la grammatica, e per accoglierla i verbi si misero a ballare, felici di farsi raccontare e di confessarsi, e la bella pronuncia per non essere da meno, ossia per non sfigurare, si mise anch'essa a cantare ed a incantare per la delizia della gente ivi presente. Una dimensione ove la gioia del raccontarsi della lingua sussurra ed accarezza la mente portandola sulla sua scia con naturalezza con isceltezza. Dunque è un libro guida, detto manuale, dall'approccio umanistico e poetico, di Inglese Italiano che spiega come aneddoto e metafora la grammatica e la pronuncia inglesi in profondità, ovverosia con una in-depth analysis costante, sempre viste in parallelo e mediante il prisma dell'Italiano. In quest'opera è posto in essere un cambio di prospettiva, una visione diversa, partendo dall'idea delle immagini he si vedono o si credono di vedere degli eventi espressi dal verbo anziché partire, come si è soliti fare, fin da subito dai rispettivi tempi verbali, senza minimamente aver inteso i processi e meccanismi che portano all'avverarsi dei tempi verbali stessi, the verb tenses. E così si finisce per non capire e per non apprezzare la bellezza dei verbi, ed il loro rapporto intimo con le immagini che essi rappresentano. Infatti risulta più mirato vedere quasi tutto l'operato del verbo attraverso le immagini perché sono proprio le immagini degli eventi a determinare direttamente le strutture verbali effettive ed implicitamente le funzioni stesse dei verbi. L'opera alquanto originale è presentata in forma di narrativa umanistica, filosofica e poetica, a tratti leggermente irreverente. La scelta di scriverla in Italiano è fondamentalmente allo scopo di agevolare la comprensione delle molteplici sfaccettature implicite ed aiutare ad instaurare un'empatia subitanea col proprio lettore, facendolo partecipe all'esperienza didattica a pieno, ovvero al viaggio. È intrisa di riferimenti letterari, teatrali, cinematografici e musicali. L'introduzione e l'incipit sono molto incentrati sul verbo in quanto centro della frase, il quale via via richiama tutti gli altri elementi verso di sé, ed i quali vengono trattati man mano dopo il verbo. Come già detto il libro è alquanto originale sia per la presentazione che per il contenuto, però reminiscente di alcune altre opere, ad esempio 'Instant English' di John Peter Sloane, per l'approccio informale. È rivolto soprattutto agli studenti universitari ma anche coloro che vorranno approfondire le proprie conoscenze delle basi dell'Inglese. Gli estratti tratti da quest'opera hanno addirittura ricevuto 'un Like', 'Mi piace', ossia il benestare da parte di Personale ATA e Docente, praticamente il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, MIUR! Qual onore! Dunque a dovere di cronaca detto 'Like' lo si può verificare presso il sito LEGGIAMO I LIBRI DEGLI SCRITTORI EMERGENTI! su Facebook, allorché si cerchi il nome Kenoby Dema nel sito, procedendo poi per accertarsi della provenienza del 'Like'. Detto ciò in merito al valore dell'opera non rimane altro che augurare a tutti buona lettura e soprattutto buon viaggio all'insegna della Serendipity!, ossia delle piacevoli scoperte fatte strada facendo, delle chicche, delle perle, dei diamanti. Arrivederci! Grazie!
Anonimo -