Dal best seller della stessa autrice Israel Jihad, un cammino che comincia prima della guerra a Gaza. Il lavoro di un gruppo di amici che, in pochi mesi, sono diventati una delle migliori squadre operative del Mossad.
Questa è una grande storia d'amore, o meglio, è l'atto d'amore di un popolo intero verso il suo Paese.
La lotta quotidiana per la sopravvivenza, la morte sempre in agguato, nemici conosciuti e sconosciuti determinati a seminare terrore e distruzione, l'angoscia per ciò che potrebbe accadere tra un mese, tra un giorno, tra un'ora
Tutto questo è anche una storia d'amore nel senso più classico del termine, un amore appassionato e impossibile tra un uomo e una donna che si amano disperatamente ma che il destino ha schierato sui fronti opposti della barricata.
Abbiamo il diritto di ricordare, il dovere di non dimenticare.
"Non dicano, oggi come allora, che non sapevano. Vedevano ad Auschwitz il fumo dei crematori, l'odore di carne bruciata è stato nell'aria per anni. Ci vedevano, miserabili relitti umani, lungo le strade del loro paese. Molti campi di sterminio erano vicini a città importanti. Abbiamo lavorato da schiavi nelle loro fabbriche, in quelle famose allora e famose ancora oggi. Hanno indossato i nostri vestiti, hanno camminato con le nostre scarpe, guardato l'ora sui nostri orologi, scritto con le nostre pennesapevano, tutti sapevano. I miei genitori, i miei nonni, i miei fratelli, cugini, zii. Tutti sono andati in fumo. E quanto e quale potrebbe essere il risarcimento per la mia adolescenza rubata, per le mie sofferenze. Per la mia salute minata, per le mie notti insonni, per il furto dei miei sogni, per il regalo dei miei laceranti incubi. Perché ogni notte io torno a Birkenau. C'è anche chi afferma che è giunto il momento di perdonare. Io non posso perdonare. Non perdonerò mai." Ida Marcheria
Anonimo -