E se l'apostolo Paolo avesse scritto le sue confessioni? Avrebbe affidato il manoscritto a Timoteo, alla vigilia della sua partenza da Corinto per un terzo viaggio a Gerusalemme, prima di imbarcarsi per la Spagna. Un viaggio verso l'ignoto dal quale non ritornerà... In queste pagine c'è tutto: le intuizioni, le lotte, le ferite, le parole delle lettere scritte da Paolo duemila anni fa alle giovani comunità cristiane di tutto il Mediterraneo. La ricerca condotta dall'autore, teologo e scrittore, esperto di Paolo e dei primi cristiani, ha reso accessibili al grande pubblico i risultati di una lunga indagine storica e teologica sull'apostolo delle genti. Il suo sorprendente racconto percorre l'itinerario e la storia personale di un Paolo sensibile, riflessivo, entusiasta e profetico. Entriamo così nella storia del cristianesimo delle origini, nello straordinario dibattito ideologico di un mondo esposto alla collisione di religioni e culture, di universalità e particolarismi. Queste confessioni ci presentano una nuova visione della figura di Paolo e del suo pensiero, lontana dai comuni stereotipi: Paolo è innanzitutto un paladino della libertà, il difensore rivoluzionario dell'uomo come soggetto libero e responsabile, un viaggiatore instancabile nell'impero cosmopolita. Per lui la fede nel Cristo crocifisso e risorto sconvolge il vecchio ordine e rinnova la nostra visione della persona e della comunità.
Anonimo -