Come la sabbia di una clessidra, gli istanti della nostra vita sembrano dissolversi irrimediabilmente in un passato che ci sfugge. Eppure, in questa raccolta poetica intitolata Istruzioni per la memoria, Alvaro Torchio ci svela un percorso fatto di piccoli gesti, frammenti di infanzia, memorie familiari: istruzioni gentili ma ferme, capaci di illuderci - e di convincerci - che ciò che è stato possa ancora pulsare nel nostro presente. Senza alcuna retorica e con straordinaria delicatezza, i versi di questa silloge intrecciano il filo teso tra lo scorrere del tempo e la forza del ricordo. La memoria diventa così uno strumento di resistenza, l'argine poetico che salva i nostri volti amati, le stanze, le attese e le fughe: un manuale intimo e universale. Non c'è solo nostalgia, ma un invito a ricercare la trama nascosta dei giorni che furono, a riconoscere lo splendore di un gesto domestico, la potenza silenziosa di una carezza, il battito leggero di un pensiero mai del tutto scomparso. Ogni poesia è un'istruzione che ci insegna a non smettere di ricordare. A dispetto dell'inesorabile sabbia che scorre, possiamo ancora dare corpo e voce ai nostri frammenti più preziosi. Con quest'opera l'autore ci consegna un repertorio di istanti che non vogliono svanire e che, anzi, continuano a vivere dentro di noi, quasi fossero lampi di un'eternità ritrovata. Una proposta poetica per riscoprire i semi di ieri nell'oggi, e imparare che ricordare è sempre un modo - a volte l'unico - per restare vivi.
Anonimo -