Affermata o tradita, rimossa o relativizzata, schernita o idolatrata, la prassi della neutralità ha riacceso gli animi dentro e fuori i palazzi del potere. E questo perché la questione riguarda non soltanto gli indirizzi perseguiti dal Dipartimento degli affari esteri, ma anche le scelte politiche interne e - fatto non secondario - la competizione elettorale, gli umori della cittadinanza e financo l'apparato ideologico e simbolico del Paese.
Anonimo -