John Reed (1887-1920), conosciuto per il reportage sulla Rivoluzione Russa, "Ten Days that Shook the World" (1919), fu anche un poeta. Questo volume ne svela questo volto sconosciuto. La ricostruzione del suo corpus poetico ha permesso di tracciare i tre filoni della sua produzione lirica: l'Oregon e i nativi, la poetica della città, la parodia e il comico. Si è inoltre cercato di fare luce sulle possibili cause del suo oscuramento negli Stati Uniti. Ciò che emerge è la figura di un poeta profondamente radicato nella cultura nordamericana e di un "rivoluzionario romantico" che ha combattuto con la penna per la realizzazione di un mondo migliore.
Anonimo -