Oggetto del libro sono le varie fasi della vita di Mariano, condannato ad un lungo periodo di carcerazione a seguito del "clamoroso" rapimento della piccola Elena Luisi, un sequestro che nei primi anni '80 fu oggetto di lunghe e animate discussioni in cui ritennero di dover intervenire, a fronte di un'opinione pubblica quanto mai sconcertata, anche le massime autorità dello Stato e della Chiesa. Conclusa ormai da anni la sua pena, Mariano è ora Presidente di una cooperativa sociale a Perugia. Il racconto di tale vicenda biografica è condotto dagli autori in una costante chiave critica e in una sempre feconda prospettiva teorica. L'intento fondamentale è infatti quello di 'passare attraverso' l'esperienza di vita del loro amico Mariano, per porsi alcuni interrogativi cruciali sul senso dell'esistenza carceraria e sulla difficile via del reinserimento sociale.
Anonimo -