«All'inizio il dubbio era solo `verifichiamo se è scemo totale o soltanto un alieno di passaggio' e le ipotesi si sono concentrate sulla seconda che ho scritto. Per immaginarne una terza ci sono voluti anni (non pochi), forza di volontà (tanta), capacità di non scoraggiarsi e di non arrendersi (incalcolabile)». Ecco, il mio rapporto con la scuola si può riassumere in questa frase, e alzi la mano chi non si è mai sentito spaesato tra i banchi E chi non ha mai preferito fissare la finestra piuttosto che la lavagna, chi non ha mai sognato a occhi aperti durante le ore di lezione, chi non si è mai sentito sgridare con il nome e cognome a lettere maiuscole e chi Insomma, ci siamo capiti. Proprio per tutti i Lorenzi del mondo, e siamo tantissimi, ho voluto raccontare la mia storia. Una storia di prof che si arrabbiano come un temporale forza 10, di stupidi bulli (ma quale bullo non lo è?), di `quanto manca alle vacanze?' (sempre troppo). Ma anche, e soprattutto, la storia di una famiglia meravigliosa (compresa mia sorella perfettina). Insomma, credetemi, possiamo superare ogni difficoltà, anzi cavarcela alla grande: basta saper ridere e sorridere, dire sempre quello che si pensa (magari non proprio tutto tutto, eh?) ed essere consapevoli della propria unicità. Io sono arrivato a scrivere un libro, pensate un po'!
Anonimo -