Karl Weiss: Il Mistero A Trieste

Il campione del mondo in carica di karatè Karl Weiss, ormai cinquantenne, prende la saggia decisione di stabilirsi nella sua città natale dopo aver dato l'addio all'agonismo. Acquista un intero piano di uno stabile d'epoca in piazza Venezia, nel centro storico, per farne il suo dojo privato con l'unico scopo di trasmettere agli altri le sue profonde conoscenze sulle arti marziali. Amante dell'arte in genere, inizia a comporre le sue prime righe seriamente alternandosi alla visita di tutte le gallerie d'arte cittadine. Iscrittosi in diversi circoli letterari e pittorici inizia la sua nuova avventura a Trieste frequentando assiduamente il Caffè San Marco, culla da sempre di artisti, Triestini e no. Una sera interviene nella tentata rapina ai danni del titolare, con la sua destrezza, e senza nessuna difficoltà, ha la meglio sui due malviventi. Nella stessa serata conosce l'Ispettore della Digos Franco Caruso che usava quel grado come copertura mentre nella realtà era un dirigente dei servizi segreti Italiani. L'Ispettore cerca di coinvolgere il Weiss nelle sue indagini ricevendo un secco rifiuto, ci riesce solo nel secondo incontro dove il karateka fu testimone oculare di un attentato al titolare di una casa di spedizioni. Si convinse, almeno parzialmente, solo dopo aver appreso che l'arte stava nel mirino delle indagini segrete delle forze dell'ordine. Anche le parole udite dal moribondo, salvato poi in extremis dai sanitari dell'ospedale di Cattinara, contribuirono alla sua scelta. Infatti lui accusò il più grande gallerista di Trieste, oltre che di essere titolare di molteplici imprese, come il mandante del suo attentato. Conosciuto com'era nell'ambiente delle arti marziali, era cintura nera dell'ottavo Dan, riuscì ad assumere due istruttori per il Karatè e due per il Body Building. Inizia così la sua travolgente avventura dove verrà coinvolto, suo malgrado, solo per la sua sincerità e senso di giustizia. Con la sua intelligenza porterà alla luce un'agghiacciante scoperta nata sotto il nome dell'arte ma finita nell'oro nero: il petrolio. Molti i personaggi, sinceri o ambigui, amici e no che troverà sulla sua strada, dovrà la sua salvezza alla destrezza e disciplina assorbita negli anni precedenti, la sua vera forza però sarà la logica. Patrick Schwarz che lavora e vive a Trieste

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