Che cosè Kornél Esti? Un romanzo, una raccolta di novelle, una biografia? Niente di tutto questo e tutto questo insieme. Nel mezzo del cammino della sua vita Kosztolányi abbandona larte della composizione romanzesca di matrice realista per lanciarsi in un nuovo esperimento. Come spesso accade il nuovo non è altro che la rielaborazione dellantico. E infatti Kosztolányi, riorganizzando molte delle sue novelle, compone un libro diviso in diciotto capitoli ciascuno con un suo titolo alla maniera dei romanzi antichi, dove la varietà delle vicende è controbilanciata dallunità tematica, dalla tonalità stilistica e dalla presenza del protagonista. Così lautore crea una forma romanzesca inedita dove il narratore, liberandosi dalle pastoie dellimpersonalità, dialoga con i personaggi e interpella il lettore. Kornél Esti narra le sue storie. Non è spinto da nessuna morale, da nessuna ideologia. Lesperienza di un individuo ha ancora un po di autorità. I suoi amici lo rimproverano di aver fatto il suo tempo. Esti fa orecchie da mercante, e con lui Kosztolányi che per esplorare il suo presente ritorna non solo allinfanzia e alla giovinezza del suo eroe ma alle radici dellarte del romanzo, a Boccaccio, al romanzo picaresco. Questo libro è un serbatoio infinito di disincanto e humour, dove un Don Chisciotte ungherese si aggira in una Budapest reale e fantastica in unepoca in cui la Storia, dopo il crollo dellImpero Asburgico e la fine della Prima guerra mondiale, non si è ancora incaricata di rendere le avventure delluomo su questa terra completamente incredibili o soltanto verosimili.
Anonimo -