Vittorio Sermonti ha confessato di avere il vizio di leggere e di istigare gli altri alla lettura, e tra i testi prediletti vi è ¿uno dei dieci grandi libri dell¿umanità: l¿Eneide di Virgilio.¿ Più che vizio è un amore, per quest¿opera giunta a noi clandestina e incompiuta, e per la sua lingua, perché Sermonti non conosce ¿tessuto verbale, musica di parole che renda il timbro inconfondibile, l¿emozione primaria della poesia con l¿evidenza che irradia il latino dell¿Eneide.¿ E per amore ha cercato di condividerlo, di ¿travasarlo¿ nel tempo e nella lingua di oggi. Ora, dalla sua voce, con cui ha incantato il pubblico durante le letture in tutta Italia, possiamo ascoltare la sua traduzione e scoprire cosa ci succede ¿al suono dell¿Eneide.¿
Anonimo -